venerdì 11 maggio 2007

Voce

Caro Manilo,

ieri sera ho riascoltato la tua voce. Era una chiaccherata che abbiamo fatto nel capodanno del 2005 eri a casa mia con la tua famigliola e si chiaccherava a tratti scherzosamente di varie cose.

Nostra madre ne ha ascoltato qualche secondo ed è scoppiata in un pianto, ancora una volta, irrefrenabile.

La tua voce usciva dalle casse limpida è forte come non l'ascoltavo più da mesi quando la malattia ti impedì anche di parlare normalmente, solo leggermente roca segno di qualche passeggero malanno di stagione.

Poco altro mi resta, ricordi a parte, di te come persona viva. E quel poco mi deve bastare.

Adesso ti abbraccio, tuo fratello Pietro.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Manilo era un mio amico, l'ho conosciuto per lavoro ma ho potuto apprezzare le sue doti personali oltre che professionali.
Ho seguito seppur da 160 Km di distanza la sua storia ed ha sempre affrontato la sua malattia con il coraggio e la determinazione che lo contraddistingueva come gli dissi nella nostra ultima telefonata.
Ho pregato per la sua malattia nonostante non fosse credente.
Festeggiava il compleanno lo stesso giorno di mio figlio (20 Maggio) ma aveva circa 30 anni in più; la casualità volle che per 2 anni di fila ci incontrammo per lavoro proprio in quella data.
Lo ricordo con molto affetto ed ho avuto piacere di trovarlo in internet.
Ciao Manilo, un caro ricordo.

bea ha detto...

Caro Manilo
tanto m'è facile saperti VIVO che ti lascio subito l'ennesimo SGRUNT contro questo tuo fratello che questa testata non gliela puoi fregare:(((
La volevo mettere sul mio Thera ma QUEGLI PIETRO B., inopinatamente fratello tuo ancorché sopravvissuto (EGLI si crede...),non me la lascia, SGRUNT!
Che dirti?
Che mio padre è tuo vicino di casa, sepolto anch'egli tra le colline di Arzignano che di lontano puoi vedere pezzi residui dei castelli dei Montecchi e dei Capuleti, di Giulietta e Romeo insomma.
E' l'unico pezzo di Veneto che soporto ed è vero che là c'è una gran pace, lontano com'è dalle "frabbriche" che tanto odiavi e che ci fanno tanto stronzi e tanto "quarto paese industrializzato wow!" dimenticando... il SUD ex giardino d'Europa e Padre di Cultura.
Pace sì, per un po'...
TU nascesti Blue Gladiator come me e perciò già lo so che ci sta stretta la "pace eterna", come ci sta stretto il paradiso che sei lì tra cherubini e violini... per tutta l'ETERNITA':((( a... far cosa non l'ho capito.
Perciò, dopo che avrai riposato le stanche membra per quel tanto che ritieni opportuno vedi di darti una mossa, ha ragione la tua Grande Madre che non s'arrende e non si rassegna, tu VIVO resti e tornerai a lottare!
E pazientemente t'aspetto, di qua o di là che importa... ci rivedremo per andarci a riprendere la Sicilia come ti scrivevo una volta ricordi?
Be', ti lascio prima che si risvegli il Raziocinio e mi ricordi che. Punto.
Salutami Arzignano e mio padre, fratellino:)

bea ha detto...

Knock, knock, knockin'
on heaven's door...

Ieri sera in Arma letale un accenno di questo Bob Dylan dimenticato...
e m'è venuto in mente di dedicarla a Manilo, mi dice Pino di lasciarla sul Thera in onore del nostro Blue Gladiator.
La lascio qua invece.
Per ora non ce la faccio a tornare su quel Thera dove Manilo riposa tra i Poeti come lui.
Bussando stanotte alle porte del Cielo nessuno m'ha aperto...
soli qua restiamo a chiederci... perché proprio Manilo.
Senza una risposta da parte di un Dio qualunque.
E non so darmi pace. Oggi no.

bea ha detto...

Knock, knock, knockin' on heaven's door
Bussando stanotte alle porte del cielo non c'era un angelo né un santo a rispondermi perché.
Perché proprio Manilo...
Pare che anche Dio fosse assente, occupato in tutt'altre faccende.
Sono tornata quaggiù in questo pianeta dal sabato indifferente.
Ricordando il Club del Sabato quando c'era pure Manilo ed eravamo felici.
Grazie Pietro B.